Igiene alimentare
I titolari di aziende che producono o trattano generi alimentari sono obbligati per legge all’adempimento dell’autocontrollo alimentare e al rispetto delle condizioni igieniche della propria produzione. Non solo per la salute del consumatore finale, ma di tutte quelle persone che lavorano, usano o consumano quei prodotti in tutte le fasi della filiera produttiva. Gli adempimenti sull’autocontrollo alimentare, a cura del titolare d’azienda, si riferiscono all’insieme di obblighi da assolvere per garantire l’igiene degli alimenti prodotti e le condizioni igieniche adeguate della filiera produttiva e dei dipendenti. A questi si aggiungono il dovere della tracciabilità dei mangimi e di tutte le fasi che portano a realizzare il prodotto. Il sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) assicura il rispetto delle norme in materia di sicurezza e igiene alimentare. Lo scopo è individuare eventuali pericoli di contaminazione alimentare e prevenirli attraverso sistemi di regolazione. È obbligatorio per legge e non sostituisce in alcun modo tutti gli altri adempimenti legali prescritti dagli organismi preposti.
HACCP prevede:
- un’analisi attenta e particolareggiata dei rischi e delle fasi di rischio per le condizioni igieniche degli alimenti
- l’adozione e definizione di tutte quelle precauzioni necessarie in casi critici
HACCP – Manuale di autocontrollo
Tutte le aziende nel settore alimentare sono tenute a presentare speciali certificazioni. La più importante è la HACCP (Analisi del Pericolo e Controllo dei Punti Critici) che attesta il pieno rispetto della normativa da parte di industrie alimentari, pubblici esercizi e aziende la cui attività è legata al controllo alimentare. Si tratta di un sistema di prevenzione dai pericoli di contaminazione alimentare da parte di batteri, virus e altro. L’obiettivo è salvaguardare la salute del consumatore, del lavoratore e di chiunque, compresi gli animali, entri in contatto con generi alimentari contaminati.
La normativa in materia di tracciabilità degli alimenti
Il Regolamento europeo 178/2002 ha rafforzato il quadro normativo sulla sicurezza degli alimenti e dei mangimi, introducendo l’obbligo della tracciabilità degli alimenti attraverso la stesura di un Manuale di rintracciabilità. Quando si parla di rintracciabilità ci si riferisce alla possibilità di ricostruire e seguire l’intero percorso di vita di un alimento, un mangime, un animale destinato alla produzione alimentare, una sostanza che entrerà a far parte di un alimento o di un mangime attraverso tutte le fasi di produzione, trasformazione e distribuzione della stessa. La normativa considera responsabili gli operatori del settore della tracciabilità dei prodotti in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione, anche relativamente alle sostanze incorporate negli alimenti. Per questo scopo, gli operatori del settore alimentare devono essere in grado di:
- individuare chi gli abbia fornito un alimento
- disporre di sistemi capaci di identificare le imprese destinatarie dei loro propri prodotti.
Chi è obbligato a redigere l’HACCP?
- ristoranti, pizzerie e tavole calde
- ristorazione collettiva e catering
- mense aziendali e scolastiche
- self-service e fast-food
- bar, pub e paninoteche
- gelaterie e pasticcerie
- macellerie e mattatoi
- depositi di carni e laboratori di sezionamento carni
- caseifici e stabilimenti di produzione e trasformazione del latte
- mercati ittici e pescherie
- supermercati e negozi alimentari
- mercati alimentari e ortofrutticoli
- aziende di alimenti surgelati e congelati
- cantine sociali
- panifici
- oleifici
- autotrasporti alimentari
- alberghi e case di riposo