Cosa sono i tamponi ambientali
Tutte le aziende che operano nel settore agroalimentare (es. ristoranti, bar, pizzerie, macellerie…) nonché le aziende che manipolano farmaci, integratori alimentari (es. laboratori farmaceutici) sono tenute a rispettare le norme in materia di sicurezza e igiene. Il sistema HACCP per l’autocontrollo igienico sanitario consente di identificare e valutare i rischi chimici, fisici e biologici presenti nei processi produttivi. Per analizzare e monitorare gli alimenti presenti nelle fasi di produzione, e capire quindi se sono stati usati o manipolati in condizioni igieniche sicure, si fa uso di tamponi ambientali. Questi controllano gli ambienti di lavoro, rivelano l’eventuale presenza di batteri e virus in conformità con il Pacchetto Igiene e con il D.Lgs. n° 193 del 06/11/2007 in materia di sicurezza alimentare e applicazione dei regolamenti comunitari nel medesimo settore.
In cosa consistono i tamponi ambientali
I tamponi ambientali sono test di prove microbiologiche effettuate da professionisti abilitati e laboratori specializzati nel metodo HACCP. Queste prove riguardano tutte le superfici in contatto con gli alimenti e coinvolgono anche gli addetti alla produzione. Durante le operazioni di rilevamento viene analizzata la potabilità delle acque usate per la produzione di cibo, e anche l’aria è oggetto di controllo. La frequenza dei tamponi ambientali è indicata nel piano HACCP.
Chi effettua i tamponi ambientali
I tamponi per prelievi ambientali sono eseguiti da professionisti abilitati. Una volta raccolti verranno portati in laboratorio per le dovute analisi. Qui professionisti iscritti in appositi albi effettuano tutti gli accertamenti e redigono il prospetto finale che poi firmeranno.
Sanzioni previste
L’operatore del settore alimentare operante a livello di produzione primaria e operazioni connesse che non rispetta i requisiti generali in materia di igiene di cui alla parte A dell’allegato I al regolamento (CE) n. 852/2004 e gli altri requisiti specifici previsti dal regolamento (CE) n.
853/2004 è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 250 a euro 1.500 €.